“L’antichità di un pregiudizio non è una buona ragione per la sua sopravvivenza”, così la Corte Costituzionale del Sud Africa si pronuncia rispetto ai matrimoni fra persone dello stesso sesso. È curioso come, invece, in uno Stato, quale quello italiano, siamo ancora molto lontani dall’avere un tale sentimento comune. Siamo il Paese del family day, il Paese nel quale le persone, anziché lottare per l’affermazione dei diritti civili, si battono perché tali diritti non siano riconosciuti nei confronti di determinate coppie. In Italia risulta forte l’esigenza di confrontarsi e di lavorare perché i pregiudizi siano un ricordo lontano in quanto non degno di una società che possa definirsi civile, almeno secondo la sua accezione nel XXI secolo. Ritengo il Gay Pride una manifestazione esemplare dell’amore nella sua totalità, il luogo ideale per dimostrarlo e chiederne il riconoscimento. Un contesto piacevole in cui, contemporaneamente, ci si divertente fra danze, sorrisi, risate, un’occasione per affermare a gran voce che i sentimenti sono di tanti tipi e di tanti colori così come gli uomini. La città di Bologna, anche quest’anno, come ogni anno, ha dimostrato di essere molto sensibile rispetto a questa tematica ed infatti la partecipazione è stata tantissima. Un fiume di persone che tutte insieme, a gran voce, chiedevano solamente una cosa al nostro Paese: crescita ed emancipazione. Quando capiremo che l’amore è amore, a prescindere dal sesso di chi si ama, che il riconoscimento dei diritti verso alcuni non comporta una rinuncia per gli altri e che a questo mondo siamo tutti uguali, saremo già in ritardo ma lo siamo già ed è la Storia a ricordarcelo: lo siamo stati quando le donne hanno conquistato il diritto di voto, o quando abbiamo ottenuto il divorzio. Nel frattempo, nella speranza che anche da noi le cose cambino, coloriamo dei colori dell’arcobaleno le nostre immagini del profilo su facebook, gioendo delle conquiste altrui e coltivando la convinzione che, prima o poi, il buon senso colpirà anche il nostro legislatore e che i tanti atti, bellissimi ma purtroppo destinati a rimanere simbolici, posti in essere da alcuni Sindaci e amministratori locali, non siano vani.
Mariangela Boe
Sinistra Universitaria: esperienza di condivisione e confronto
Qualcosa che ti coinvolge talmente tanto da non sentire nemmeno la stanchezza
Sinistra Universitaria è la principale associazione studentesca di centro sinistra, radicata da oltre dieci anni nell’ateneo bolognese. Nel 2011 ha aderito alla piattaforma nazionale della RUN (Rete Universitaria Nazionale). Sinistra Universitaria è, per noi che ne prendiamo attivamente parte, un’esperienza bellissima, di condivisione e di confronto su qualsiasi tema e argomento, oltre che un’esperienza formativa importantissima in questi anni di formazione universitaria. Anni nei quali si sente spesso la necessità di fare qualcos’altro oltre che studiare, di , nel nostro caso politicamente e personalmente. Per tali ragioni consiglio a qualsiasi studente la militanza in questa associazione, per le emozioni che trasmette, per le esperienze che fa vivere, per i contenuti che fa acquisire. (altro…)