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Berlino, 2 maggio 1945: dopo una lunga battaglia le forze alleate riescono a conquistare la città.
Sei giorni dopo la Germania di Hitler si sarebbe arresa, e il nazismo sarebbe definitivamente tramontato.
Che cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente? Che cosa sarebbe successo se i gerarchi superstiti si fossero radunati in uno stato sudamericano e avessero dato vita ad una nuova organizzazione nazista?
E’ questa l’intuizione che ha ispirato Star Wars Episodio Sette, Il Risveglio della Forza. La storia non si fa con i se e con i ma, ma il cinema a volte sì.
Dalle ceneri dell’Impero Galattico nasce il Primo Ordine: un’organizzazione devota al Lato Oscuro che vuole rovesciare la rinata Repubblica. Questo è l’inizio della storia.
(si, è proprio vero: ci erano mancate le scritte che si allontanano lentamente, nella profondità dello spazio stellato).
Si può dire che l’intero film ruoti attorno a quattro personaggi principali. Qualcuno lo conosciamo già, mentre qualcun altro è una new entry dell’Episodio Sette. Ma procediamo per gradi, cominciando dal Lato Oscuro della Forza.

L’IMPERO COLPISCE, IL PRIMO ORDINE NO: KYLO REN
Cresciuto col mito di Dart Fener, anche lui indossa una maschera. Kilo Ren è il proprietario di quell’arma apparsa nel trailer del film, che aveva sorpreso in molti: una spada laser a tre punte di sapore vagamente medievale. Kylon Ren non è un Sith, ma un cavaliere di Ren: allievo di Luke Skywalker, viene sedotto dal Lato Oscuro e si ribella al suo maestro.
“Nell’intento di garantire la sicurezza ed una durevole stabilità, la Repubblica verrà riorganizzata, trasformandosi nel primo Impero Galattico. Per una società più salda e più sicura”
Tutti ricordiamo le frasi con cui il cancelliere Palpatine realizza il proprio colpo di stato, mentre di Kylon Ren facciamo fatica a ricordare una battuta ad effetto.
Impulsivo e tormentato, non riesce in realtà ad essere come il suo modello. La corruzione di Anakin ci era stata raccontata come un qualcosa di complesso e graduale, mentre quella di Kylo Ren sembra un dramma mal scritto. Diciamocela tutta: Star Wars ci ha abituato a cattivi di ben altro calibro.

UNA VECCHIA CERTEZZA: HAN SOLO
Ecco qua una nostra conoscenza: l’Episodio Sette segna il ritorno di Harrison Ford, il comandante Han Solo, in compagnia del mitico Chewbacca.
Così come Luke, Leyla ed Han sono stati per decenni il mito di tanti appassionati della saga, nel nuovo film sono delle leggende viventi per gli altri personaggi più giovani. A distanza di trent’anni dalla storia dell’Episodio Sei, il personaggio di Han Solo (per non parlare dell’attore) soffre il peso dell’età. Non fraintendetemi: è una grande figura, ed Harrison Ford un grande Harrison Ford. Il contrabbandiere, però, è un uomo d’azione, e questa caratteristica stona un po’ con i suoi capelli bianchi: in realtà, si tratta di una sorta di preludio all’evento più importante che lo riguarda
In ogni caso, mantiene intatto tutto il suo carisma: un ritorno in grande stile.
Per non parlare di Chewbacca!

IMMAGINE

UNA VECCHIA SPERANZA: LUKE SKYWALKER
Oltre ad Han e Chewbacca, l’Episodio Sette segna il ritorno di molte altre figure della saga: R2D2, C-3P0, Leyla, e infine Luke. Il cavaliere Jedi non compare per buona parte del film, ma è una presenza costante. Tutto ciò che lo riguarda sembra circondato da un alone di mistero: vive da tempo nascosto, per motivi che vengono svelati solo dopo un po’ di tempo.
La vicenda del film ruota attorno ad una mappa che permetterebbe di rintracciarlo, inserita all’interno di un piccolo robottino: un po’ come accadde con R2D2 ed i piani della Morte Nera.
Altri misteri che gli ruotano attorno riguardano in particolare il suo rapporto con Kylo Ren ( per non parlare di quanto si può soltanto sospettare del suo rapporto con Rey).
Riusciamo a vederlo alla fine del film, in una delle scene più intense della pellicola.
Il tempo ha fatto diventare Luke un uomo maturo, o meglio, un uomo saggio: un po’ Joda e un po’ Obi Wan.
Sicuramente avrà un ruolo chiave anche nei due prossimi film. Per nostra fortuna, ovviamente.

IL RISVEGLIO DELLA FORZA: REY
Una ragazza bella, che ha imparato a cavarsela da sola: la protagonista indiscussa dell’Episodio Sette è sicuramente Rey. Se avete passato metà del film a cercare di ricostruire il suo albero genealogico, non state a preoccuparvi: è perfettamente normale.
Di chi è figlia Rey? Questa domanda sta già tormentando milioni di fan: è ufficialmente la domanda più gettonata del 2015, assieme a E’ davvero morto Jon Snow?
Rey viene da un pianeta deserto, in cui vive arrangiandosi di piccoli espedienti. E’ molto versatile in quello che fa, ed impara in fretta: ricorda molto Anakin in questo. Un tratto di famiglia? Chissà.
Se per il Lato Oscuro gli sceneggiatori potevano fare di più, per Rey hanno sicuramente dato il massimo. Rey incontra per caso il robot che custodisce la mappa di Luke, e da quel momento la sua esistenza muterà radicalmente.
Molto belle le scene in cui pilota il Millennium Falcon, ancora più belle quelle del duello con Kylo Ren. Il punto più alto del film rimane quello in cui incontra Luke: ti aspetteresti che il vecchio Jedi le dica qualcosa, ma la ragazza offre la spada al cavaliere, e la pellicola sembra fermarsi in un muto passaggio di responsabilità.
Non ci resta che aspettare il 2017 per sapere chi sia davvero la ragazza, vera geniale intuizione dell’Episodio Sette. Siete avvertiti: non si accettano spoiler!

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Enrico Verdolini

Enrico Verdolini

Sono nato marchigiano e sono bolognese d'adozione. Mi sono iscritto a Giurisprudenza, ma ero tentato da Lettere Moderne. Mi piace leggere, ma anche guardare film e serie televisive: sono giurista, ma nerd nel tempo libero.

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