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Il regista Matteo Garrone ripropone alla Cineteca di Bologna il suo film del 2000, autoprodotto con la collaborazione dell’Istituto Luce, che racconta un viaggio in una Roma diversa. È un omaggio al teatro d’avanguardia romano degli anni ’70 e protagonista è un’attrice, Rossella Or, che torna nella capitale per ritrovare amici e colleghi, in un momento di frenetica preparazione per ospitare l’imminente Giubileo, ma rimane sopraffatta da una città in cambiamento.
La solitudine e l’inquietudine del personaggio sono lo specchio della città stessa, perché i luoghi e i paesaggi non sono solo lo sfondo, ma sono i veri protagonisti. È una Roma atipica quasi irriconoscibile, spogliata della sua eleganza e vestita di impalcature, con la volontà di dare il senso di una città nascosta, impacchettata. Così come Rossella, una figura fragile e indifesa, spaesata di fronte ad una dimensione mutata.
È stato definito dal regista come un ‘poemetto libero‘ rispetto alla sceneggiatura, perché l’approccio con cui è stato girato è la manifestazione di una ‘incosciente’ libertà espressiva; la generazione è infatti quella appartenente al mondo stravagante di questo periodo teatrale, ma centrale per la cultura artistica.
All’epoca non è stato apprezzato da buona parte della critica, ma è probabilmente un lavoro che si comprende appieno a posteriori: descritto da Garrone come un incastro tra il lavoro di critico teatrale di suo padre e un racconto di Melville, ‘Bartelby lo scrivano‘, è sì un ossequio al Beat 72 – va menzionato il cameo di Victor Cavallo – ma è sopratutto uno sguardo ad una Roma in pieno mutamento, colta forse impreparata, attraverso gli occhi innocenti di una tormentata attrice, capaci però di mettere in luce ombre poco considerate della città eterna.

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Camilla Claudia Rossi

Camilla Claudia Rossi

Sono nata a Bologna ma confinata nei meandri delle sue campagne, studio Giurisprudenza perché ho sempre desiderato farlo e non perché il mio segno zodiacale è la Bilancia. Il doppio nome altezzoso cela una personalità semplice: amo la musica anni Settanta, i tramonti, i miei cani, l'odore dei libri nuovi, il cinema e le serie TV ma non il buffering dello streaming.
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